L‘importo del Mutuo Risparmio Casa non può essere superiore al doppio della posizione previdenziale complementare maturata presso un fondo pensione aderente al modello Risparmio Casa. A causa dei limiti normativi al conferimento del TFR alla previdenza complementare, qualora il richiedente sia un dipendente pubblico e sia iscritto ad un fondo pensione tra quelli riservati ai dipendenti pubblici (c.d. fondo pensione negoziale o di categoria) aderente al modello Risparmio Casa, l’importo da considerare ai fini del Mutuo Risparmio Casa può essere fino al triplo della posizione ivi maturata. L’importo del Mutuo Risparmio Casa deve comunque essere compreso tra i 15.000 e i150.000 euro e, nei casi di mutuo per richiedenti coniugati o coppie di fatto, tra 30.000 e 250.000 euro. Nel caso di singolo richiedente che sia comproprietario (con il coniuge o compagna/o nella coppia di fatto) dell’immobile, l’importo del Mutuo Risparmio Casa concesso è rapportato alla quota di proprietà rispetto al valore totale dell’investimento finanziabile. Ad esempio in caso di acquisto di un immobile del valore di 400.000 euro, il richiedente per ottenere un mutuo di 100.000 euro dovrà avere una quota di proprietà pari ad almeno il 25%. Inoltre l’importo del mutuo non può essere superiore ai costi per l’acquisto, la costruzione o il recupero. I costi per i quali è possibile richiedere il Mutuo Risparmio Casa si intendono comprensivi di IVA.