Per informazioni generali relative al funzionamento del modello Risparmio Casa è possibile rivolgersi a Pensplan ovvero a uno dei numerosi sportelli della rete Pensplan Infopoint in provincia di Bolzano, nonché alle banche convenzionate. Presso i Pensplan Infopoint è inoltre possibile richiedere una consulenza neutrale e gratuita in materia di previdenza complementare. Per informazioni dettagliate sul Mutuo Risparmio Casa e/o per verificare l’effettiva possibilità di accedere ad un Mutuo Risparmio Casa è necessario rivolgersi ad una banca convenzionata.

L‘importo del Mutuo Risparmio Casa non può essere superiore al doppio della posizione previdenziale complementare maturata presso un fondo pensione aderente al modello Risparmio Casa. A causa dei limiti normativi al conferimento del TFR alla previdenza complementare, qualora il richiedente sia un dipendente pubblico e sia iscritto ad un fondo pensione tra quelli riservati ai dipendenti pubblici (c.d. fondo pensione negoziale o di categoria) aderente al modello Risparmio Casa, l’importo da considerare ai fini del Mutuo Risparmio Casa può essere fino al triplo della posizione ivi maturata. L’importo del Mutuo Risparmio Casa deve comunque essere compreso tra i 15.000 e i150.000 euro e, nei casi di mutuo per richiedenti coniugati o coppie di fatto, tra 30.000 e 250.000 euro. Nel caso di singolo richiedente che sia comproprietario (con il coniuge o compagna/o nella coppia di fatto) dell’immobile, l’importo del Mutuo Risparmio Casa concesso è rapportato alla quota di proprietà rispetto al valore totale dell’investimento finanziabile. Ad esempio in caso di acquisto di un immobile del valore di 400.000 euro, il richiedente per ottenere un mutuo di 100.000 euro dovrà avere una quota di proprietà pari ad almeno il 25%. Inoltre l’importo del mutuo non può essere superiore ai costi per l’acquisto, la costruzione o il recupero. I costi per i quali è possibile richiedere il Mutuo Risparmio Casa si intendono comprensivi di IVA.

L’Ereditometro è una visualizzazione grafica del valore delle imposte previste nella successione legittima. Il grafico riepiloga in modo sintetico inoltre una simulazione di tassazione prevista per gli eredi sulla base di possibili scenari di variazione della normativa fiscale successoria.

Ai dipendenti del settore pubblico con trattamento di fine rapporto reale (ad esempio: Contratto intercompartimentale di Bolzano, Provincia autonoma di Trento ed Enti funzionali, Ipab, Comprensori, Apt del Trentino) che aderiscono a un fondo pensione chiuso viene versata, oltre al contributo del lavoratore e quello del datore di lavoro, la quota di TFR prevista dal contratto collettivo. La quota del TFR che non viene versata al fondo pensione rimane presso il datore di lavoro.

Ai dipendenti del settore pubblico con trattamento di fine rapporto virtuale (ad esempio: Scuola, sanità del Trentino e personale della Regione) che aderiscono a un fondo pensione chiuso vengono versati solo i contributi del lavoratore quello del datore di lavoro. Il trattamento di fine rapporto viene accantonato virtualmente presso l’INPS gestione ex INDAP, senza oneri per i lavoratori, per essere versato al fondo pensione alla cessazione del rapporto di lavoro. Tale trattamento di fine rapporto sarà rivalutato sulla base del rendimento medio conseguito da alcuni fondi pensione integrativi. Ricorda che puoi sospendere in ogni momento la contribuzione a tuo carico e quella a carico del datore di lavoro. Il TFR maturando continua a essere contabilizzato presso l’INPS/ex INPDAP.

Il beneficiario è la persona o società designata a ricevere il capitale o le prestazioni assicurative in caso di sinistro, come il decesso dell’assicurato o il verificarsi di un evento coperto dalla polizza.

Il contraente è la persona o società che stipula il contratto di assicurazione, paga il premio e ha il potere di modificare o annullare la polizza. Il contraente può coincidere con l’assicurato o essere una persona diversa.

L’assicurato è la persona sulla cui vita, salute o beni viene stipulata la polizza assicurativa. È colui che è protetto dai rischi specificati nel contratto.

Generalmente dalla prima contribuzione al fondo pensione vengono trattenute del cosiddette “spese di adesione”, ovvero un costo espresso in cifra fissa di cui il fondo pensione deve dare informazione all’aderente nella scheda “I costi” delle Informazioni chiave per l’aderente.

Più raramente alcuni fondi pensione prevedono che le spese di gestione nella fase di accumulo siano in parte sostenute dall’aderente come percentuale dei versamenti (nella maggioranza dei fondi queste spese direttamente a carico dell’aderente sono prelevate annualmente in cifra fissa dalla posizione maturata).

Tutte le informazioni relative alle modalità di applicazione dei costi sono riportate nelle Informazioni chiave per l’aderente che ogni fondo deve rendere disponibile sul proprio sito internet.

Il sistema contributivo calcola la pensione in base ai contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa. La pensione finale dipende dalla somma accumulata e da un coefficiente di trasformazione legato all’età del pensionamento.

Le informazioni acquisite dal cittadino vengono inserite in un software specifico, che, anche sulla base di dette informazioni, genera un report dettagliato. Il report, redatto in forma anonima, viene consegnato direttamente al medesimo cittadino durante l’incontro e con lui discusso. Il report utilizza la metodologia di analisi “semaforica” e riporta un risultato grafico con icone per ogni area analizzata:

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